Altri dati stilati dal Sole 24 Ore mostrano come il turismo delle case vacanza sia in crescita molto di più in determinate località rispetto che altre.
Il mercato degli affitti brevi estivi e delle case vacanza prosegue il suo trend ma ad oggi con nuovi e interessanti dati provenienti ancora una volta da una ricerca proposta dal Sole 24 Ore: secondo le statistiche, per esempio, i canoni settimanali di luglio e agosto sono pari al 4% e in diversi casi anche più alti, testimonianza dei numeri che circolano attualmente sia a livello di gestione che di mercato stesso. Le località più ricercate per i propri soggiorni rimangono, invece, quelle che più rappresentano luoghi del divertimento e svago, ma al contempo con un’identità più riservata e che possa garantire condizioni di privacy e intimità.
Il mercato delle locazioni brevi è ancora decisamente in crescita, soprattutto in Italia, mantenendo un pubblico numeroso per quanto riguarda i turisti stranieri che sono sempre più propensi a trasferirsi momentaneamente nel nostro Paese.
Uno scenario che ha praticamente riportato i dati ai volumi pre-Covid, come ha confermato lo stesso AD di Italianway Marco Celani, che ha spiegato anche come nei primi 5 mesi del 2022 ci sia stata una crescita di più del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, un altro dato significativo è che In Italia sta crescendo ancora il turismo di alto livello che tende a prediligere le dimore storiche e le ville con piscina (nel nostro catalogo noi offriamo diverse scelte, contattate il nostro team per saperne di più!)
Anche Idealista ha diffuso alcune statistiche significative, nel suo caso per quanto riguarda la convivenza del mercato degli affitti brevi con l’inflazione e la crisi attuale. Ecco le parole di Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio studi di Idealista, rilasciate al Sole 24 Ore: «Quando ci sono grosse fiammate di inflazione può capitare che anche prodotti e servizi non direttamente correlati rischiano di subire incrementi speculativi. Secondo i dati di Idealista, a maggio, l’incremento di domanda delle case vacanza ha raggiunto il +39% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le prenotazioni per i mesi estivi rispetto al 2021 sono cresciute dell’11 per cento. In questi due anni abbiamo non solo rivalutato i vantaggi che gli spazi esclusivi di una casa , ma c’è stata anche una riqualificazione di questa offerta. Una volta la casa vacanze era un “ripiego” per i mobili vecchi del proprietario ed era spartana. Oggi, l’utenza non vuole solo una seconda casa al mare ma vuole una casa con standard e servizi per vivere “un’ esperienza”. È l’effetto Booking o Airbnb. La casa sul web deve essere “instagrammabile”. Non parlo solo della villa con piscina, anche l’alloggio in un appartamento deve avere un’identità, la Tv stile hotel, il materasso comodo, una cucina funzionale, quando non una veranda, un balcone o il giardino».
Fonte: Il Sole 24 Ore, “Volano gli affitti delle case vacanza: +4% dal mare al lago”, Laura Cavestri, giugno 2022