Domus Nova propone un raffinato concetto d’ospitalità nella centralissima Piazza dei Signori, il cuore storico di Verona, situata a pochi passi dall’Arena, dal Teatro Romano, da Piazza Erbe e dalle vie dello shopping. Prima di diventare questa splendida guest house, ha vissuto una storia memorabile. Scopriamola qui, passo dopo passo.
Edificato nel Secolo XIII con il nome di Domus Nova, successivamente modificato nel XVI per essere adibito a sede del Consiglio dei Giudici dalla Repubblica Veneta il palazzo, che un attento restauro ha recentemente riportato all’antico splendore, delimita un lato di una delle più belle piazze d’Italia.
L’edificio, originariamente identificato come Domus Nova Communis Verone, esiste dal 1254 e venne ristrutturato nel 1277 durante gli interventi di riqualificazione di piazza Erbe commissionati dalla famiglia Della Scala. Un primo ponticello collegava la Domus Nova, dove trovavano spazio le abitazioni e gli uffici del podestà, con il palazzo del Comune, mentre successivamente si decise di aggiungere un secondo ponticello di collegamento con i piani superiori delle case Mazzanti, all’epoca adibite a magazzino pubblico per il grano.
Il palazzo, che era quindi principalmente destinato agli alloggi e uffici del podestà, fu utilizzato anche per gli incontri dei consigli minori come i Gastaldioni dei Mestieri) e durante la dominazione viscontea a Verona per il Consiglio dei XII Sapienti. Dal secolo dopo, poi, quando Verona si unì alla Serenissima Repubblica di Venezia, l’edificio diventò luogo di abitazione dei giudici assessori stranieri (ecco perché iniziò ad essere chiamato anche “palazzo dei Giudici”).
Il 10 giugno 1511 il palazzo subì alcuni danni dovuti a cedimenti e crolli strutturali, probabilmente a causa del terremoto avvenuto nella città scaligera alcuni mesi prima. Successivamente, nel 1554, il Senato veneto decise di deliberare su iniziativa dei Rettori di Verona la vendita dei piani inferiori dell’edificio a soggetti privati, così da reinvestire i guadagni per sistemare gli alloggi dei giudici nel palazzo del Podestà.
Ma è nel corso delle epoche successive che Domus Nova inizia ad avere l’aspetto che oggi tutti conosciamo e ammiriamo: nella seconda metà del XVII secolo, infatti, la città si mosse per condurre un progetto più ampio di riqualificazione di quel lato della piazza, centro del potere della Verona veneziana. Dopo diversi dibattiti e progetti scartati, nel 1659 si giunse alla conclusione di andare verso un progetto che prevedesse il coinvolgimento dell’intero lato sud-ovest della piazza, caratterizzato da una serie di archi a tutto sesto. I lavori di ristrutturazione del palazzo e di costruzione ex novo dei due portali laterali, iniziati nel 1660 e terminati nel 1663, furono diretti dai mastri Stefano Panizza e Francesco Marchesini. Lavori di sopraelevazione della Domus vennero infine portati a termine nel 1731, sotto la committenza dei fratelli Muselli, proprietari del complesso.