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Punta Sasso: un prezioso dono gardesano

Per la rubrica Gioielli Gardesani oggi vi parliamo della Riserva Naturale del Sasso, o Punta Sasso, un’area protetta sulle sponde bresciane del Garda caratterizzata da un territorio collinare attraversabile a piedi, contornata da un panorama bellissimo che offre la possibilità di avventurose escursioni.

Foto di Gabriele Girelli

Punta Sasso è raggiungibile dalla Rocca di Manerba, che si trova proprio vicino al sito, attraverso un sentiero che si estende per circa 400 metri nell’area posteriore della Croce del promontorio. La passeggiata è in leggera salita ed è attraverso una fitta vegetazione, arrivati a Punta Sasso però la vista del panorama circostante ripaga lo sforzo compiuto, perché da questa altura oltre a dominare tutta la costa bresciana del Garda è possibile godere anche della vista della Punta Belvedere, sottostante quella di Sasso, e dell’Isola San Biagio nota anche come Isola dei Conigli, nei dintorni della quale è possibile anche campeggiare.

Stiamo parlando di una delle più suggestive zone di tutto il Benaco, appartenente al comune di Manerba del Garda e facente parte della più ampia Riserva Naturale della Rocca, oltre al Parco Lacuale (1.160.000 mq di terraferma e 850.000 mq di lago). Questa riserva deve le sue origini a decisioni legate alla valorizzazione del territorio: per tutelare e valorizzare le caratteristiche naturali e paesaggistiche, infatti, Punta Sasso è nata per diventare un vero e proprio patrimonio di storia e biodiversità.

I particolari principali da godere di Punta Sasso sono sicuramente l’antica Rocca medievale, che offre anche un suo Museo Civico Archeologico della Valtenesi: uno spazio che racconta tutte le testimonianze storiche del contesto gardesano di Manerba, che porta con sé origini affascinanti fin dai tempi antichissimi.

La Rocca, un antico castello medievale, è situata invece su uno sperone di roccia alto oltre 150 metri e che offre a sua volta un panorama pazzesco e una vista a strapiombo sul lago, che la rendono uno degli elementi naturali più riconoscibili di tutto il Lago di Garda dalla maggior parte delle sponde del basso lago.

Ma come si raggiunge Punta Sasso? Dopo aver raggiunto la Rocca, quindi, sarà necessario raggiungere un parcheggio sterrato localizzato proprio ai piedi del Museo a cui facevamo riferimento prima e percorrere un sentiero fino ad arrivare ad una grande croce in ferro, la nota croce della Rocca, che domina la zona. Attorno a quest’ultima, si possono godere tutte le ricchezze storiche che il territorio circostante può regalare ai visitatori: il castello medievale, la chiesa del castello dedicata a San Nicola, le decorazioni pittoriche risalenti al ‘400, la campana della chiesa del castello, la frequentazione tardoromana e l’insediamento altomedievale, il sistema di difesa del Garda e delle vallate limitrofe tra V e VII secolo, attività rituali sulla Rocca dal Bronzo Finale all’epoca romana, le antiche tracce di frequentazione umana e l’insediamento su terrazzamento dal periodo neolitico all’Età del Rame.

Foto di RAIS Gi

Dopo aver visitato la Rocca e aver goduto del panorama che include anche l’Isola di San Biagio e l’Isola del Garda, sarà necessario proseguire il sentiero sterrato verso il cosiddetto pianoro del Sasso e proseguire lungo la scogliera. Ecco che il paesaggio, il comfort dell’acqua e dei dettagli naturali, vi permetteranno di vivere un’esperienza unica ammirando anche le specie autoctone come il Carpino nero, la Quercia roverella, il Pungitopo, il Caprifoglio e l’Elleboro.