Secondo i principali analisti, il 2022 sarà un anno da record per le case vacanza e tutto il settore del property management. Un mercato sempre più florido e pieno di opportunità, nonostante il rincaro dei prezzi.
Il primo trend da approfondire è sicuramente quello degli spazi: ville, ampi appartamenti, chalet e residenze d’epoca saranno decisamente ricercate nel corso della stagione turistica alle porte. Insieme a questi, anche i soggiorni più lunghi saranno una scelta diffusa. Si tratta di una curva che confermano tutti gli operatori e analisti del settore, elemento che spinge ancora una volta le case vacanza verso un momento positivo già a partire da questa primavera. Altro elemento fondamentale è che gli affitti brevi sono attualmente la forma di alloggio preferita dagli italiani e dai turisti stranieri per le proprie vacanze estive. Un dato confermato a sua volta dalle prenotazioni già confermate sulle principali piattaforme di holiday renting, e tutto questo nonostante la difficile situazione relativa al caro prezzi.
Riguardo ai periodi più impegnativi, sicuramente la stagione di punta per gli utenti del Belpaese si conferma l’estate, in cui un soggiorno medio è stato segnalato sugli 8 giorni. Un dato migliorato rispetto al 2021, in cui la durata media dei soggiorni nelle case vacanza per il trimestre caldo si era fermato a circa 6 giorni. Dato che rimarrà quasi invariato è invece quello dei turisti in visita in Italia, con una speciale classifica che vede tedeschi e olandesi ai primi due posti. Basti pensare che, già da gennaio, sono coloro che coprono la metà dei soggiorni prenotati per questa primavera.
Queste previsioni, insieme al quadro generale della situazione, sono stati raccolti da Italianway, il più importante operatore italiano per affitti brevi, e riportati dal Sole 24 Ore. Italianway spiega, attraverso questi esempi, la credibilità dei dati diffusi: “Le due chiavi di ricerca più utilizzate dai viaggiatori – ha riportato Il Sole 24 Ore – stranieri ovviamente compresi (dal Nord Europa ma anche da Stati Uniti e Canada) che si sono rivolti a questa piattaforma: ville isolate in destinazioni turistiche secondarie e una serie di caratteristiche (che consentono di vivere in sicurezza il soggiorno. A plus ormai considerati imprescindibili come piscina privata e barbecue negli spazi esterni, si aggiungono dunque richieste divenute “necessarie” in tempo di pandemia come le pulizie certificate e la presenza (nel caso di soggiorni con amici o altri nuclei familiari) di almeno tre bagni padronali. I turisti nel 2022, insomma, non dimenticano il recente passato, vogliono scongiurare le incognite e gli stop and go creando una sorta di bolla nella casa presa in affitto e sono per questo disposti a pagare di più: secondo Italianway, la percentuale della spesa dedicata dai viaggiatori alla casa sale nel 2022 al 35% del budget vacanza, rispetto al 17 % degli anni scorsi “.